La variazione è una delle scale di valutazione di un programma efficace, dai macrocicli alle singole giornate allenanti.
In termini funzionali, a differenza di quello che accade nell’allenamento sport-specifico, un individuo è tanto più atletico tante più sono le situazioni ambientali o i compiti motori che è in grado di gestire.
Cosa varia
Si può parlare di variazione riferendosi a moltissimi indici, dai quali estraiamo i principali per gli scopi di questo articolo.
Si può parlare di variazione in termini:
- Anatomici
- Metabolici
- Cognitivi
Variazione Anatomica
La variazione in termini Anatomici garantisce la possibilità di allenare la motricità umana in tutte le sue espressioni funzionali, differenziando e calibrando l’uso di differenti schemi motori (compiti flessori o estensori, mono o multi-planari, stance statiche o dinamiche, compiti simmetrici o a-simmetrici, maggiore o minore sinergia ecc), distretti muscolari, articolazioni e catene funzionali (catene anteriori e posteriori, superficiali e profonde, crociate ecc).
Variazione Metabolica
La variazione in termini metabolici occorre ad impegnare e condizionare le tre principali vie di produzione energetica (sistema anaerobico a-lattacido, sistema anaerobico lattacido e sistema ossidativo o aerobico) e di conseguenza a migliorare tutte le capacità condizionali.
Questo processo richiede la capacità di calibrare l’importanza di ciascuno di essi in base agli obbiettivi ed alla predisposizione dell’atleta.
Variazione Cognitiva
La variazione in termini Cognitivi è necessaria a garantire complessità di concezione e di risoluzione del compito motorio, sia in termini di gestione del proprio corpo nell’ambiente, sia in termini di gestione di oggetti esterni.
Perchè Variare
In senso generale, l’adattamento alle variabili e alla complessità motoria, metabolica e cognitiva garantisce progresso fine e profondo su moltissimi sistemi e sulla connessione tra gli stessi, costituendo un nutrimento prezioso per il sistema nervoso.
Nutrimento che implementa e supera il lavoro muscolare e l’impegno cardio-respiratorio.
Specialmente nella prospettiva adattiva su cui si fonda l’allenamento funzionale, l’obbiettivo dell’esercizio dovrebbe essere proprio quello di aumentare la capacità di gestione, influenza ed “abitabilità” efficiente dell’ambiente nella sua complessità.
Diventa Forte!!!
Raffaele Rossi
AsgardCoaching Founder